Prestiti per pensionati: requisiti e documenti, come fare richiesta

I prestiti per pensionati sono finanziamenti messi a disposizione da banche e istituti di credito a disposizione di coloro che percepiscono un assegno di previdenza. Possono essere richiesti anche da coloro che hanno una pensione minima oppure che percepiscono una pensione sociale. In ogni caso, gli aspiranti debitori devono presentare delle apposite garanzie economiche e dimostrare il possesso di specifici requisiti. Sono previste tuttavia alcune limitazioni per i soggetti che vogliono fare richiesta di un prestito per pensionati.

Queste limitazioni riguardano nella maggior parte dei casi l’età del pensionato e solo in minima parte la pensione di anzianità lavorativa e il suo importo. In base alle caratteristiche del prestito che si richiede e all’importo di cui si ha bisogno, si possono trovare delle soluzioni più o meno in linea con le proprie esigenze economiche. È possibile ottenere mediamente da 2000 o 60000€ in base alla propria pensione, con un piano di rientro che può andare da 24 a 120 mesi. Il rimborso può avvenire con il classico bollettino oppure tramite la modalità della cessione del quinto.

Prestito per pensionati: quali documenti servono

Per fare richiesta di un prestito per pensionati occorre presentare un’apposita documentazione che riguarda i dati personali del richiedente oltre che la condizione economica del soggetto che ne fa richiesta. Questa documentazione viene analizzata dai creditori, così da capire se sussistono le condizioni necessarie per poter erogare il credito. I principali documenti richiesti per l’accesso ad un prestito per pensionati sono:

  • una copia del proprio documento d’identità in corso di validità;
  • una copia dell’ultimo cedolino, il modello Obis M, vale a dire il certificato che contiene i dati relativi alla tipologia di pensione che si percepisce;
  • la documentazione che riguarda la presenza di altri finanziamenti in corso;
  • una copia delle ultime bollette regolarmente saldate: questo permette ai creditori di verificare l’effettivo rischio di insolvenza a cui possono incorrere nel caso in cui decidano di concedere un prestito ad un certo soggetto;
  • il datore di lavoro o l’ente pensionistico firmerà una dichiarazione in cui si impegna a trattenere la somma da rimborsare per le rate mensili e a erogarla a favore del creditore.

Documenti da ricevere dopo la firma del contratto

Una volta che è stata presentata al creditore tutta la documentazione, sia personale che anche economica e reddituale, è possibile procedere con la sottoscrizione del contratto. Il cliente possiede una copia di tutta la documentazione firmata, tra cui si possono trovare informazioni come gli importi delle rate mensili o la durata e la tipologia del piano di rientro, così come il tasso di interesse. Quando il debitore e il creditore hanno sottoscritto il contratto di prestito, il creditore si deve assicurare di offrire al debitore una serie di documenti, tra cui:

  • una copia del contratto di prestito sottoscritto a favore del pensionato;
  • un documento che attesti il piano di ammortamento (durata e tipologia);
  • una coppia di informativa precontrattuale IVASS che riguarda i programmi di assicurazione eventuali da sottoscrivere a carico del debitore;
  • un modulo di adesione al programma di assicurazione;
  • un fascicolo informativo sulle condizioni generali di assicurazione.

È importante affidarsi solamente a creditori che sono completamente trasparenti e che forniscono al cliente una copia del contratto firmato. Tramite questa coppia i creditori hanno infatti la possibilità di avere un riscontro sui regolamenti e sulle rate, oltre che sugli importi finanziati.

Perché prediligere la cessione del quinto

I pensionati spesso aderiscono ai prestiti che prevedono un rimborso con cessione del quinto. Si tratta della migliore soluzione possibile, dato che si può godere di tassi di interesse inferiori, specialmente se si usufruisce delle convenzioni INPS. Le informazioni qui contenute non ti sono state sufficienti? Leggi altre guide a riguardo al link che trovi qui sotto:

https://iprestitiapensionati.it/.